Isabella si legò i capelli nella solita coda di cavallo lasciata
morbida sulle spalle stringendo forte l’elastico per impedirne lo scioglimento.
Si alzò le maniche della maglia e si strofinò via dai pantaloni la polvere in
eccesso accumulata dopo ore passate a pulire ogni singola panca.
Aveva finito tutta la navata sinistra, ora mancava solo la destra.
Tutto era quasi pronto per il grande giorno.
La chiesa profumava come un parco a primavera, le colonne erano
addobbate a festa che manco un albero di Natale, cestini in vimini strabordanti
di confetti alla mandorla aspettavano silenziosi e paffuti vicino all’ingresso,
pronti a lasciare uno zuccheroso omaggio agli ospiti del matrimonio.
Che grande matrimonio sarebbe stato quello…Oh si, uno di quelli
speciali, con tanto di violini e candele.